15, 16, 17, 18 settembre
al mattino
Il canto delle tradizioni agro-pastorali-marinare del Mediterraneo antico mi tiene a sé, da sempre. In esso sento e sperimento un intreccio multidimensionale in cui il paesaggio sonoro si riflette nel nostro mondo interiore, fisico e sentimentale. Il canto contadino del mondo antico si è abbeverato in correlazione al contesto ambientale, comunitario, rituale e intimo.
La voce è articolata in canti o in urla e lamenti. Il canto di trasmissione orale-aurale si fonda sulla reiterazione, e questo è funzionale: si canta per un lungo periodo e per questo è necessario trovare un centro. Per durare bisogna che ci sia un centro: il ritmo, il tempo-lungo sono la garanzia del ritorno. Può emergere un’oscillazione del corpo.
Per noi oggi è la questione di preparare uno strumento adeguato ad accogliere questo messaggio timbrico. Radicalizzare la voce e il canto. L’orecchio. In un processo ramificante che ci lega a spazi fisici e affettivi per condurci alle fonti della memoria dei suoni e degli intervalli microtonali. Proviamo a cantare con la nostra voce naturale tra fisicità del suono ed esperienza corporea.
Un approccio dove confluiscono tecniche contemporanee e tradizionali del teatro e della musica. Durante le sessioni si integrano canto e vocalità, movimento, ascolto e osservazione in profondità.
Anna Maria Civico cantante, performer, maestra di canto di tradizione orale-aurale e vocalità integrata al movimento. Musicoterapista, Ricercatrice indipendente, autrice. Originaria di Catanzaro. Vive tra Amelia (TR) e Venezia. Si è formata con i maestri: Jairo Cuesta, James Slowiak, Maud Robart, Abani Biswas. Ha approfondito il messaggio poetico del Theatre du Radeau di Francois Tanguy e di Antonio Attisani con viaggi studio a Le Mans e VE e del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards. Ha trascorso un periodo di lavoro come cantante-attrice con il Teatro Natura a Roma. Ha condotto ricerche sul campo sui canti, le forme della festa e delle processioni tradizionali in Sud Italia. Successivamente si diploma in Musicoterapia applicata presso la Scuola Quadriennale del CEP Cittadella Assisi con una tesi dedicata alla ricerca della voce e della corporeità femminile. Si occupa da oltre 30 anni del canto di tradizione orale-aurale italiano adducendo pratiche tradizionali e contemporanee, con un focus su timbri della voce, improvvisazione e paesaggio sonoro nei progetti: Canto arcaico del Mediterraneo e Khora; Cantare nei luoghi è fare radici, Abitare il canto. Ha pubblicato saggi e articoli. Produce con Marta Paccara Chthonia corridoi ecologici per sensazioni disperse concerto-performance per voce e musica elettronica. Dirige RHIZA voce specifica di Venezia. Co-fondatrice del rrosa trio con Elena D’Ascenzo e Ambra Battistelli. Ha collaborato con il musicologo e direttore artistico Paolo Scarnecchia. Collabora con il musicologo e musicista Amedeo Fera e con l’etnomusicologa Delia Dattilo dell’Università di Cagliari; con l’etnomusicologo Giuseppe Sanfratello per Kalophonia canti bizantini siculo-albanesi e greci. Tra le aziende ha lavorato per: CAOS TR, Macro Museo d’Arte Contemporanea di Roma, MAXXI RM, Palazzo Grassi VE. Inoltre per Felici&Conflenti festa di comunità di Conflenti (CZ), Conservatorio Grecanico di Cataforio (RC), Ex Convento teatro e residenze artistiche di Belmonte Calabro (CS), AreaSud di Catania, Cantiere d’Arti di Terni e varie amministrazioni comunali e regionali della penisola. Lavora al CTR di Venezia.
foto Malea Birke